33bianco e 9rosso lotttano per la posizione nel cuore del pitturato; arbitro centro e coda fischiano fallo al 9rosso; l’allenatore rosso protesta vivacemente arrivando fino al centro del tavolo, una volta riaccompagnato in panchina continua a protestare verso il tavolo. Quando il gioco sembra riprendere con i tiri liberi, l’arbitro coda si avvicina all’area della panchina rossa e con una serie di fischi attira l’attenzione dell’allenatore per poi fare il gesto di fallo tecnico. Il gioco riprende con i due tiri per il 33bianco.
Qualcuno guardando la clip si è domandato dove sia finito il tiro libero del fallo tecnico. Qualcuno più attento avrà notato che dopo la serie di “fischiettini” l’arbitro ha fatto un gesto con la mano ad indicare la prossima volta, e poi ha fatto il segnale di fallo tecnico.
Il contatto provocato dal 9rosso è decisamente di poca entità rispetto all’uso illegale del braccio da parte del 33bianco: se un fallo andava sanzionato questo doveva essere attribuito al 33bianco. La protesta dell’allenatore rosso anche se motivata non richiedeva tutta questa vivacità, ed essendo uscito dall’area della panchina era sicuramente meritevole di un fallo tecnico. Appare poco credibile e fuori dai canoni la procedura di richiamo adottata dall’arbitro coda. La palla è morta: è giusto attirare l’attenzione, ma con un solo fischio! Non bisogna fare gesti mentre si cammina, né mostrare il segnale di fallo tecnico se non si è effettivamente preso il provvedimento. Fare un richiamo dopo una situazione in cui sarebbe stato opportuno assegnare un fallo tecnico appare incoerente e poco credibile, anche dopo essersi resi conto di aver invertito la fischiata.
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