Tanto si è detto e tanto ci hanno chiesto di questo episodio che ha scatenato una serie infinita di commenti. Escludendo considerazioni becere ed offensive che fanno parte delle frange estremiste di un tifo che non ci piace, ci accostiamo volentieri a quelli che oltre la percezione di un forte senso di ingiustizia, sono riusciti ad andare oltre l’episodio, sottolineando la forza morale e tecnica di questo gruppo e tutto lo staff. Questa squadra ha carattere e suscita emozioni, indipendentemente dal destino purtroppo beffardo!
Adesso entreremo nel dettaglio tecnico con una doverosa premessa: le regole, ancorché complicate, sono chiare! La difficoltà vera sta nel collocare ogni singola giocata ed ogni momento di essa in una immaginaria griglia di: legale-non legale, vantaggio-svantaggio, fischio-non fischio, coerente-incoerente. Qual è il limite di ogni quadrato? E in ogni caso ogni quadrato confina con un altro, al confine tra un quadrato e l’altro esistono delle zone grigie! Sarà per questo che le maglie degli arbitri hanno questo colore? Provate ad immaginare, per la valutazione dei contatti (ce ne sono migliaia e migliaia in una partita) una sorta di spettro dei falli: la grande massa dei contatti sta nella prima parte e sono legali (diciamo il 90%) una parte più piccola, ma consistente, è formata dai falli personali (9,5%) una parte esigua (0,49%) dai falli antisportivi, una impalpabile dai falli da espulsione (0,01%). Ovviamente questa è la teoria perché in pratica fino a che non arriva il fischio dell’arbitro non esiste un fallo ed è poi la sua scelta (comunicata con il segnale) che ne determina la collocazione nello spettro (personale, tecnico, antisportivo o da espulsione). È evidente che l’arbitro esiste per leggere e valutare i contatti e collocarli nella griglia. Più la zona è grigia più è difficile scegliere se fischiare/non fischiare o collocare il fallo nella giusta famiglia. A scombinare il tutto ci si mette il fattore umano: può succedere un evidente fallo, di qualunque famiglia, non venga fischiato o quando viene fischiato non sempre venga collocato nella giusta famiglia. Prendiamo ad esempio il fallo subito da Macchi sanzionato come fallo personale in attacco: vista la tipologia dell’azione, la zona di contatto (altezza del volto) ed il movimento della giocatrice avversaria che usa illegalmente i gomiti provocando un contatto, il fallo doveva essere sanzionato come antisportivo; solo dopo aver conosciuto le conseguenze dal fallo (frattura mandibola) si poteva ipotizzare che quel fallo potesse essere da espulsione. Pensate che nel mondo arbitrale parliamo di: “Fantasy call” fischi inventati – contatti inesistenti; “Air call” fischi d’aria – contatti dove non esiste danno o vantaggio; spesso e volentieri un fallo fischiato e collocato nei Personali andava sanzionato come Antisportivo. Ma veniamo a Italia-Lettonia, Italia +1 con 00:15 da giocare ed un fallo da spendere prima di esaurire il bonus; sull’azione di attacco Steinberga prende posizione con una spinta di schiena che le consente un piccolo vantaggio (si poteva fischiare fallo in attacco) ricevuta la palla a destra, mentre Zandalasini cerca la palla (con una certa ingenuità) Steinberga la sposta e subisce il contatto accentuandone l’effetto lanciando le braccia in aria mentre perde la palla. Dalle immagini disponibili possiamo dire che il movimento del braccio di Zandalasini era un tentativo di giocare il pallone ed il fallo doveva essere considerato un fallo Personale. Non abbiamo le immagini dalla prospettiva dell’arbitro, che probabilmente ha letto solo il contatto e la mano di Zandalasini sull’avambraccio di Steinberga e fischiato d’istinto senza considerare tutta la giocata ed i movimenti delle giocatrici. Non conosciamo l’opinione di FIBA in materia, NBA avrebbe sicuramente commentato nella sua review la situazione e magari il fallo subito da Ress pochi secondi prima (aveva più crismi di antisportività del fallo di Zandalasini) o la palla fuori dove l’arbitro competente ha messo le mani sugli occhi per far capire che non aveva visto! Purtroppo anche premendo il tasto rewind e rivedendo l’azione centinaia di volte, la partita finisce sempre allo stesso modo! Tutti cercano risposte alla domanda se fosse o meno fallo antisportivo, noi auspichiamo che qualcuno si domandi cosa fare per ridurre gli errori, visto che eliminarli è impossibile!
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