Falling stars!

Si dice che quando cade qualcosa di grosso faccia molto rumore. Nella recente gara tra Efes Anadolu e Real Madrid, i padroni di casa hanno chiesto la ripetizione della gara per un presunto errore tecnico degli arbitri, che avrebbero assegnato un nuovo periodo di 14” in attacco al Real dopo un fallo tecnico comminato ad un giocatore dell’Efes per “flopping”. Se avrete la pazienza di seguirci, vi accorgerete che sono stati sicuramente commessi degli errori, che anche ad altissimo livello la conoscenza delle regole è spesso sommaria  e  che non sempre il regolamento viene applicato correttamente.

  • Cosa è successo: 33bianco palleggia in post basso fronteggiato dal 42blu; dopo un giro in palleggio 33bianco pesta il piede dell’avversario che perde l’equilibrio e cade rovinosamente al suolo. 33bianco ha una breve esitazione, carica il tiro e rilascia la palla. L’arbitro guida sanziona un fallo tecnico per flopping al 42blu, mentre la palla sta lasciando le mani del tiratore. Nel momento del fischio il display dei 24” segna 4.3”. Mentre la regia indugia sui giocatori, gli arbitri annullano il canestro del 33bianco e segnalano il fallo tecnico al 42blu. Il gioco riprende con un tiro libero del 33bianco (avrebbe potuto tirare un qualunque giocatore bianco) ed una rimessa bianca in attacco dalla linea di fondo.
    Contatto: il primo spunto arriva dal contatto tra i piedi dei due giocatori, assolutamente fortuito e non sanzionabile. E’ altrettanto evidente che dopo “l’inciampo” il difensore che scivola all’indietro possa cadere. La chiamata di fallo tecnico, in netto ritardo con la dinamica dell’azione, appare una decisione poco credibile.
    Momento: la frase “rigore è quando arbitro fischia” del mitico V. Boskov ci deve aiutare nella soluzione del caso: è infatti fondamentale determinare dove si trovava la palla al momento del fischio (così recita il regolamento) perché da quell’informazione dipenderà la ripresa del gioco dopo l’esecuzione del tiro libero derivante dal fallo tecnico.
    Tiro: al momento del fischio il tiro è stato rilasciato; comunque anche se il fischio fosse arrivato durante il movimento continuo di tiro del 33bianco ai fini del regolamento cambierebbe poco: il canestro sarebbe sempre da convalidare!
    Canestro annullato: lascia perplessi la decisione di annullare il canestro, per collocare retroattivamente la chiamata del fallo al momento in cui il 33bianco controllava la palla ma non era in movimento continuo di tiro a canestro. Scelta da cui dipende la successiva ripresa del gioco. E’ chiaro che la lettura della giocata da parte dell’arbitro comporti un certo tempo, ma quasi due secondi nel basket sono un’eternità!
    Reset a 14”: stante la decisione (errata) di annullare il canestro, dopo l’amministrazione del tiro libero, il gioco è correttamente ripreso con una rimessa bianca in attacco con 14” sul display dei 24”
    Soluzione: per una amministrazione corretta si sarebbe dovuto procedere in questo modo.
  • Canestro valido del 33bianco (2 punti)
  • 1 tiro libero per un qualunque giocatore bianco (no rimbalzo)
  • Rimessa dal fondo Blu per il canestro subito
  •  24” sul display per la squadra Blu

Paradossalmente, se la squadra blu è stata svantaggiata dal fischio del fallo tecnico, per un presunto fake determinato da un contatto fortuito, la squadra bianca è stata a sua volta svantaggiata con l’annullamento di un canestro valido! Priva di fondamento la richiesta di ripetizione della gara per il presunto errore tecnico sul reset a 14” del display, così come sarebbe altrettanto priva di fondamento la richiesta della ripetizione per la serie di sviste ed errata applicazione delle regole nella giocata. Situazione in cui non si poteva sicuramente andare al video per riguardare quanto successo, ma che la terna arbitrale con un minimo di comunicazione poteva risolvere velocemente nel modo corretto.

Per completezza di informazione: potete leggere il commento ufficiale Eurolega riferito esclusivamente alla protesta dell’Efes cliccando qui